dal 1999 testimone di un’evoluzione

In Francia si festeggia il numero 50! Sì perché Coup de Chance, interamente girato in Francia e recitato in lingua francese, è il cinquantesimo lungometraggio del grande, immenso, Woody Allen. Speriamo solo che non sia l’ultimo… anche perché guardando questa sua ultima opera ci è sembrato ancora piuttosto “in forma”. La filmografia del maestro americano gira intorno a tre/quattro temi portanti ma è incredibile come ogni volta riesca a riflettere su un particolare differente, forse solo all’apparenza i suoi film

Mustang Entertainment in collaborazione con I Wonder Pictures (che ha distribuito il film in sala) ha realizzato una valida edizione: il film è recentissimo e ci troviamo di fronte ad immagini calibrate cromaticamente, ottima la luminosità e la gestione della compressione digitale, un po’ meno la definizione generale. Il film presenta un aspect-ratio atipico: si va, infatti, dal formato panoramico delle sequenze ambientate nella vecchia casa di Carmen e Massimo allo stretto 1.33:1 delle parti ambientate nel piccolo appartamento della

Tornato nelle sale nella sua versione restaurata, il film riscontra un ottimo successo di pubblico (e la critica più attenta si è un po’ ravveduta considerandolo ormai se non un capolavoro almeno un film cult) ed è ora disponibile in home-video. Anche in questo caso le precedenti edizioni erano state realizzate da RHV, la seconda nel 2015 in edizione speciale a 2 dischi ma noi abbiamo testato solo la prima, uscita nel 2003 (https://www.dvd-italy.it/il-cielo-sopra-berlino/). Il restauro definitivo è stato realizzato

La storia dice che il cinema sonoro è ufficialmente debuttato con “Il cantante di jazz”, film americano del 1927 ma sarebbe più corretto fare distinzione tra cinema sonoro e cinema parlato. Sì, perché i primi esperimenti di cinema sonoro, quindi non obbligatoriamente con la presenza dei dialoghi, erano già presenti ad inizio secolo, in alcuni casi anche da prima. I due primi sistemi “commerciali” che riuscirono ad imporsi furono quelli della 20th Century-Fox e della Warner Bros. che avevano sviluppato

Le iniziative crowdfunding Start Up! della CG Entertainment portano beneficio anche al mercato “ufficiale” visto che molti film (dopo la pubblicazione della limited edition acquistabile solamente sul sito della casa toscana) arrivano in edizioni standard (ma con i nuovi master ad alta definizione). Uno degli ultimi titoli pubblicato è il bellissimo Darkman di Sam Raimi, ormai fuori catalogo da diverso tempo e con edizioni datate e di qualità non eccelsa.

Matt Turner è un affermato uomo d’affari americano, che a Berlino si destreggia tra una brillante carriera finanziaria e la famiglia. Una mattina, mentre accompagna i figli a scuola, riceve una telefonata da uno sconosciuto: sotto il suo sedile c’è una bomba che esploderà se non seguirà gli ordini del suo ricattatore. Intrappolato nella sua auto in una corsa contro il tempo, Matt dovrà trovare il modo di proteggere la sua famiglia e risolvere il mistero entro 24 ore.

Già uscito due volte in Italia grazie alla RHV, CG Entertainmnet sostanzialmente ripubblica l’ultima edizione della casa romana, uscita nel 2014, la quale già presentava il master restaurato con risoluzione 4K. Per i dettagli delle precedenti edizioni vi rimandiamo alle nostre recensioni (https://www.dvd-italy.it/lamico-americano/) e (https://www.dvd-italy.it/lamico-americano-2/). Qualità tecnica video e audio altissima, la sezione extra comprende il trailer originale, il commento audio sottotitolato in italiano del regista e di Dennis Hopper durante il film e 35’ di scene tagliate con il

Edizione per il 25° anniversario, dopo le precedenti uscite (2000 Elle U, 2003 Dolmen, 2010 RHV, 2013 RHV) non compare la dicitura “versione restaurata” perché al momento non è ancora stato effettuato. I materiali di partenza però sono ottimi, il logo iniziale della Wim Wenders Stiftung conferma che il master è comunque di recente realizzazione, sul sito ufficiale viene riportato un 2K DCP HD-Scan realizzato nel 2014. Il film fu girato in formato Digital Betacam e trasferito su pellicola 35mm,

Edizione del 20° anniversario, seppur senza alcun restauro. Il film fu girato sia in formato digitale DV sia in pellicola 35mm, ma al momento nemmeno sul sito ufficiale Wim Wenders Stiftung viene menzionato un futuro restauro. Il riversamento è comunque molto buono, il master video è originale e la versione del film è quella integrale. La resa tecnica, nelle scene girate in DV, è ovviamente deficitaria ma è una precisa scelta registica e non un difetto dell’edizione DVD. Molto strana

“Nata sotto l’ovvia egida di Pier Paolo Pasolini, il cui nome è accreditato nei titoli al soggetto, alla sceneggiatura e alla «supervisione tecnica e artistica», l’opera prima di Sergio Citti, Ostia (1970), ritorna al pasolinismo cinematografico più originario, quello del sottoproletariato romano e dell’approccio lirico, critico e analitico. […] Prendendo evidente spunto dal rapporto di Sergio col fratello Franco, volto indimenticabile che fu protagonista di Accattone (Pier Paolo Pasolini, 1961) e che legò in modo indissolubile la propria carriera al