dal 1999 testimone di un’evoluzione

Wes Anderson ormai ha letteralmente diviso in due fazioni critica e pubblico, c’è chi lo continua ad osannare e grida al capolavoro ad ogni suo nuovo film e chi invece non sopporta più il suo stile e la sua narrazione, ripetuta in maniera stanca e senza particolare ispirazione. Noi continuiamo a seguirlo con interesse, magari a volte alcuni suoi film sembrano solo “giochini” divertenti ma ogni sua uscita desta interesse, soprattutto vista la qualità media delle produzioni americane odierne…

“Se Orson Welles pensava che il cinema fosse un bellissimo giocattolo con cui divertirsi, Ferzan Ozpetek è finalmente arrivato a trasformarlo in una bacchetta magica, capace di raccontare il mondo come vorrebbe che fosse. Per questo è difficile definire Diamanti: è una commedia? È un dramma? È un melò? Più che rientrare in queste categorie, il film è un’utopia realizzata, la messa in immagini (e per un regista niente è più vero delle immagini che crea) di come vorrebbe che

[vc_row][vc_column][vc_column_text] Canzoni, bulli e pupe [/vc_column_text][vc_column_text](Mustang)[/vc_column_text][vc_column_text]DATI TECNICI: 16:9/1.66:1 - DD 2.0 dm (ita)[/vc_column_text][vc_empty_space height="16px"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width="1/4"][vc_empty_space height="16px"][vc_single_image image="56253" img_size="large" onclick="link_image"][vc_empty_space height="16px"][/vc_column][vc_column width="3/4"][vc_column_text]È decisamente uno strano oggetto questo “Canzoni, bulli e pupe” del 1964 diretto da Carlo Infascelli. Un film pieno zeppo di cantanti e musicisti famosi come Gigliolia Cinquetti (alla sua prima apparizione al cinema), Bruno Filippini, Nini Rosso, Clem Sacco, Cocky, una scena con le celeberrime gemelle Kessler ed una (tagliata nei passaggi televisivi) che vedeva protagonisti la coppia comica Franco e

Pino Daniele è stato tante cose. Un cantautore, una rockstar, un’icona pop, ma anche un compagno di banco, un amico sincero, un marito, un padre, un napoletano certo, ma innamorato della Toscana, di Roma e di Milano. Un concentrato di italianità che però fuggiva gli stereotipi e cercava ossigeno nei musicisti di tutto il mondo. Questo documentario è il tentativo di raccontare tutto questo, partendo dalla sua musica, dalle sue canzoni, dai suoi esperimenti, fino ad arrivare a un inedito