dal 1999 testimone di un’evoluzione

Uno dei due film più attesi e chiacchierati dell’anno, in America uscito in contemporanea con l’ultimo film di Christopher Nolan “Oppenheimer” creando una vera e propria moda chiamata Barbenheimer. E proprio negli States l’ultima regia della promettente regista Greta Gerwig (sua l’ultima e bellissima versione di Piccole donne) è stata apprezzata e celebrata arrivando ad incassare quasi 640 milioni di dollari (al 13 novembre). Non ce ne vorranno la Warner Bros, la Mattel e la stessa Gerwig ma non abbiamo

«Questo è il primo film tratto da un’opera di Moravia, ed è il primo film serio che realizzo dal 1946 a oggi. Ho scritto tutta la sceneggiatura di mio pugno, con la collaborazione di Giorgio Bassani, e posso dire di essermi impegnato a fondo. Mi è stato spesso rimproverato di fare cose non serie, cose non vere, nelle quali non credo. Ora mi si è presentata una buona occasione, ho voluto realizzare questo film senza concessioni e senza compromessi, e

“Un ritratto dell’infanzia nel quale si specchia l’Italia di oggi che per i bambini è già l’Italia di ieri. Chi sono i bambini di oggi? Cosa pensano? Cosa vedono e cosa riescono ad afferrare del mondo degli adulti? Per rispondere, la regista Sophie Chiarello decide di seguire per cinque anni, con la sua telecamera, gli alunni di una classe elementare, abbassando il suo sguardo ad altezza bambino in modo da catturare il loro punto di vista sul mondo. Queste sono

“Il vento tra i capelli, il rombo del motore, l’asfalto caldo che scorre sotto le ruote. E l’adrenalina che percorre tutto il tuo corpo, come una scarica elettrica. Julia non riesce a immaginare la sua vita senza una moto. Fiera e indipendente, frequenta il giro dei “rodei” urbani, corse clandestine di motociclisti. Ma quando un incontro casuale la porta a unirsi a una banda di centauri, la posta in gioco si alza: in una successione di furti e colpi sempre

“È la prima volta che c’è una storia tutta per lui, per Barry Allen, alias The Flash. Tutto comincia, più o meno, in una cameretta, come fossimo nel Queens di Peter Parker, ma questo ripartire dalle origini da parte ragazzo più veloce dei mondi non è assolutamente disincantato. Non racconta la sua giornata come fosse quella di un liceale come tanti in America. Barry vuole tornare indietro nel tempo per cambiare il passato, in particolare impedire un evento luttuoso, altra constante

La Jane del titolo purtroppo se ne è andata il 16 luglio del 2023. Era la bellissima Jane Birkin, attrice, cantante e regista francese, dal 1968 compagna per tantissimi anni del cantante e regista trasgressivo Serge Gainsbourg, i quali insieme hanno dato vita a produzioni musicali oltre ad una splendida figlia, la famosissima Charlotte del titolo. Ma la vita di Jane Birkin è stata un caleidoscopio di situazioni, emozioni, viaggi, collaborazioni… e tutto questo cerca di raccontarlo, soffermandosi anche sul

“Questo film è un film sperimentale. Perciò audace. Perché di una tragedia che per un Paese, un popolo, un sentire, è un nervo ancora, sempre e probabilmente in eterno scoperto guarda non la tragedia in sé, bensì la sua spazializzazione. […] Per Cédric Jimenez, che è un cineasta d'azione, e dunque di luoghi, di geografie, di coordinate, i fatti sono l'occasione per il tentativo di geolocalizzare il caos, la tensione, la paura. Rispetto a French Connection (2014) e a BAC

“Un pellegrinaggio in onore di Ozu riproposto a 60 anni dalla morte del maestro in versione restaurata in 2K. A vent'anni dalla morte del grande Ozy Yasujiro, il discepolo Wim Wenders si reca nella capitale del Giappone per realizzare questo “diario filmico” in cui rievoca l'arte di uno dei massimi autori della Storia del cinema tramite le testimonianze del suo direttore della fotografia, Yushara Atsuta e dell'attore Chishu Ryu, interprete di una ventina di film del maestro. Ma Tokyo-ga è

Diretta da Shekar Kapur, regista indiano celebre per l’Elizabeth interpretata da Cate Blanchett, arriva quest’ultima commedia romantica ambientata tra la Gran Bretagna e il Pakistan, divertente e ben recitata grazie soprattutto alla magnetica interpretazione di Lili James. Due amici d’infanzia alla soglia dei trent’anni devono fare i conti con le tradizioni culturali delle loro famiglie, anche e soprattutto in tema di amore. Zoe (Lily James) è alle prese con le richieste dell’eccentrica madre Cath (Emma Thompson) e con gli appuntamenti online,

Il delta del Po è il teatro dello scontro tra bracconieri e pescatori. Osso vuole difendere il fiume dalla pesca indiscriminata della famiglia Florian, in fuga dal Danubio. Insieme ai Florian c’è Elia, che in quelle terre ci è nato. Travolti dalla violenza cieca e dalla sete di vendetta, i due si affronteranno tra le nebbie del delta, scoprendo la loro vera natura in un duello che non prevede eroi.