dal 1999 testimone di un’evoluzione

Tod Browning aveva solo sedici anni quando lasciò la piccola città di Louisville, nel Kentucky, per unirsi ad un gruppo di artisti itineranti.Prima di arrivare al cinema come attore (nel 1912 con David W. Griffith) Browning è fantino, imbonitore, clown, acrobata, "cadavere vivente" e contorsionista, ma quando viene il momento non esita ad esportare nella

Prima di girare con Anthony Mann “Winchester ‘73”, James Stewart era stato essenzialmente un autore di commedie che aveva girato un solo western “Partita d’azzardo” di George Marshall nel 1939.La sceneggiatura del film fu affidata a Borden Chase, considerato da Mann il miglior specialista di storie della frontiera. Aveva fatto molti studi sull’epopea dell’Ovest e

La “golden age” del cinema italiano può sicuramente essere considerata quella che inizia dal dopoguerra ed arriva fino agli anni ’60. Un’epoca storica per il nostro cinema, che ha sfornato film, registi e stili ed ha influenzato i cineasti di mezzo mondo, in cui siamo abituati a sentir parlare di Rossellini, Visconti, Fellini, Antonioni e

Otto Preminger nato a Vienna, classe 1906, inizia l’attività artistica come attore in Germania. Nel 1934 approda in America dove continua l’attività teatrale a Broadway e presso la scuola drammatica dell’università di Yale.La notorietà mondiale gli viene però dal cinema, al quale, dopo le prime esperienze registiche in Austria, si dedica con maggiore impegno

Se spulciamo tutti i dizionari del cinema, la cosa che incuriosisce di più è che LA MORTE CORRE SUL FIUME (disponibile da MGM) è l’unico film accreditato di Charles Laughton. Principale responsabile della brevissima carriera registica di questo famoso attore americano (IL CASO PARADINE, TESTIMONE D’ACCUSA, SPARTACUS) fu il clamoroso insuccesso di questo primo film.

Riflettori accesi su Joseph Leo Mankiewicz il regista famoso per aver realizzato un capolavoro chiamato “Eva contro Eva” e per averci regalato durante l’arco della sua carriera un quarto di secolo di grande cinema.Era il 1946 quando diede vita al suo primo affascinante noir “Il bandito senza nome” ed era il 1972 quando realizzò la

"I miei film sono l'espressione di una cultura che ha avuto la possibilità di raggiungere ogni soddisfazione materiale ma che allo stesso tempo si è trovata incapace di gestire il semplice esercizio di condurre una vita da essere umano”John Cassavetes

La sua carriera cinematografica, iniziata verso la metà degli anni ’50 dopo una breve parentesi come critico letterario, giornalista di cronaca e romanziere di polizieschi, lo vide esordire come sceneggiatore e da lì a poco come regista, in generi che vanno dal western al bellico, dal noir allo spionaggio.Ora grazie a Warner, Dolmen e Fox